Pubblicato a puntate fra il giugno 1917 e l’aprile 1918 su La Lettura del Corriere della Sera, il romanzo è considerato dalla critica fra le migliori opere della prima produzione letteraria della Deledda.
DESCRIZIONE
Grazia Deledda narra la storia della famiglia Marini che ruota attorno alla figura della vecchia matriarca Agostina. La donna, dopo la morte del marito e del figlio maggiore, per risollevare le sorti della famiglia decide di dare in sposa sua nipote Annarosa al vicino Stefano Mura, figlio di una ricca parente appena deceduta. Un matrimonio pianificato al quale la ragazza cerca di opporsi in ogni modo ma l’incendio all’oliveto, l’ultimo podere rimasto ai Marini, segnerà il suo destino e quello di tutta la famiglia..
AUTORE
Grazia Deledda (Nuoro 1871-Roma 1936). Di famiglia agiata, studiò da autodidatta dedicandosi ben presto alla scrittura: i primi racconti le vengono pubblicati nel 1888. Apprezzata da letterati del calibro di De Gubernatis, Bonghi e Capuana intensifica la propria attività. Si trasferisce a Roma, si sposa e ha due figli. La consacrazione avviene nel 1903 con Elias Portolu. Seguono romanzi e opere teatrali di successo: Cenere (1904), L’edera (1908), Sino al confine (1910), Canne al vento (1913), L’incendio nell’oliveto (1918), Il Dio dei viventi (1922). Nel 1926 vince il Nobel per la letteratura.
COLLANA: Scrittrici d`Italia
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Editore:
ECRA EDIZIONI
Pagine:
256
Pubblicazione:
2021
ISBN:
9788865584125