E` fra i romanzi meno conosciuti della scrittrice sarda pubblicato ad inizio `900.
Dato alle stampe nel 1902 dalla casa editrice torinese Roux e Viarengo, il romanzo di Grazia Deledda fu tradotto in inglese nel 1905 con un finale differente e ripubblicato in italiano nel 1920 dai Fratelli Treves con il titolo Naufraghi in porto.
Dopo il divorzio quantità
Pubblicato a inizio ‘900 quando anche in Italia si inizia a parlare di una legge sul divorzio, è fra i romanzi meno conosciuti della scrittrice sarda. Protagonisti della storia sono Giovanna e Costantino. Sposata civilmente in attesa di un matrimonio religioso, la coppia è separata da un’accusa per omicidio nei confronti di Costantino. Pur essendo innocente il ragazzo è stato condannato a ventisette anni di galera. Giovanna, sola e senza possibilità di mantenere il figlio, divorzia dolorosamente dal marito e sposa un vecchio pretendente, Brontu Dejas. Malgrado il nuovo matrimonio la giovane non riuscirà mai a dimenticare il vero amore.
AUTORE
Grazia Deledda (Nuoro 1871-Roma 1936). Di famiglia agiata, studiò da autodidatta dedicandosi ben presto alla scrittura: i primi racconti le vengono pubblicati nel 1888. Apprezzata da letterati del calibro di De Gubernatis, Bonghi e Capuana intensifica la propria attività. Si trasferisce a Roma, si sposa e ha due figli. La consacrazione avviene nel 1903 con Elias Portolu. Seguono romanzi e opere teatrali di successo: Cenere (1904), L’edera (1908), Sino al confine (1910), Canne al vento (1913), L’incendio nell’oliveto (1918), Il Dio dei viventi (1922). Nel 1926 vince il Nobel per la letteratura.
Editore:
ECRA EDIZIONI
Genere:
Narrativa
Pagine:
256
Formato:
195x125
Pubblicazione:
2018
ISBN:
9788865582602