Romanzo dal sapore totalmente autobiografico dove il “paese del vento” è una chiara metafora che Grazia Deledda dà della natìa Sardegna.
DESCRIZIONE
Romanzo poetico e appassionato, pubblicato nel 1931, è una delle ultime opere della grande scrittrice sarda. La trama ruota attorno a Nina, giovane sposa, e prende il via con il ritorno in treno dalla luna di miele. Un viaggio che diviene anche un percorso nell’anima della protagonista. Arrivata nel paese in cui dovrà iniziare una nuova vita, Nina si imbatte in Gabriele, il suo primo amore. Un incontro casuale che la riporterà indietro nel tempo e catapulterà il lettore nella casa d’infanzia e in quegli ambienti dove la Deledda ha realmente vissuto.
AUTORE
Grazia Deledda (Nuoro 1871-Roma 1936). Di famiglia agiata, studiò da autodidatta dedicandosi ben presto alla scrittura: i primi racconti le vengono pubblicati nel 1888. Apprezzata da letterati del calibro di De Gubernatis, Bonghi e Capuana intensifica la propria attività. Si trasferisce a Roma, si sposa e ha due figli. La consacrazione avviene nel 1903 con Elias Portolu. Seguono romanzi e opere teatrali di successo: Cenere (1904), L’edera (1908), Sino al confine (1910), Canne al vento (1913), L’incendio nell’oliveto (1918), Il Dio dei viventi (1922). Nel 1926 vince il Nobel per la letteratura.
COLLANA: Scrittrici d`Italia
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Editore:
ECRA EDIZIONI
Genere:
Romanzo
Pagine:
144
Formato:
195x125
ISBN:
9788865582985