Giudicato uno dei miglior romanzi
della Deledda, è ispirato a un fatto
realmente accaduto ad Orune,
piccolo centro del nuorese, dove
la scrittrice ambienta il racconto.
DESCRIZIONE
Romanzo appassionato in cui non mancano i temi più cari alla Deledda: la lotta tra il bene e il male, l’odio e la capacità di perdonare, i costumi e le antiche tradizioni sarde. Protagonisti del racconto sono Columba - figlia di ricchi possidenti - e Jorgi (Giorgio), pastore di umili origini. Una storia d’amore impossibile che si va a scontrare con la storica rivalità delle loro famiglie e la differente estrazione sociale.
AUTORE
Grazia Deledda (Nuoro 1871-Roma 1936). Di famiglia agiata, studiò da autodidatta dedicandosi ben presto alla scrittura: i primi racconti le vengono pubblicati nel 1888. Apprezzata da letterati del calibro di De Gubernatis, Bonghi e Capuana intensifica la propria attività. Si trasferisce a Roma, si sposa e ha due figli. La consacrazione avviene nel 1903 con Elias Portolu. Seguono romanzi e opere teatrali di successo: Cenere (1904), L’edera (1908), Sino al confine (1910), Canne al vento (1913), L’incendio nell’oliveto (1918), Il Dio dei viventi (1922). Nel 1926 vince il Nobel per la letteratura.
Editore:
ECRA EDIZIONI
Genere:
Romanzo
Pagine:
380
Formato:
19x12
ISBN:
9788865583333