Ultima opera di Grazia Deledda, apparve postuma in due puntate (ottobre e novembre 1936) nella rivista Nuova Antologia prima di essere pubblicata in volume, nel 1937, per la casa editrice Fratelli Treves di Milano.
DESCRIZIONE
Romanzo-autobiografia in cui Grazia Deledda narra la sua vita attraverso l’alter ego Cosima. Il premio Nobel per la letteratura racconta il suo desiderio di divenire scrittrice, coltivato sin dall’infanzia, gli anni della scuola pieni di soddisfazioni, le delusioni amorose, i successi ma anche le invidie e le critiche dopo la pubblicazione del primo libro. Attorno a lei il fascino della terra di origine, aspra e selvaggia, alla quale sarà per sempre legata. Un legame indissolubile, che rimarrà anche dopo essersi trasferita a Roma per coronare il sogno di scrivere libri.
AUTORE
Grazia Deledda (Nuoro 1871-Roma 1936). Di famiglia agiata, studiò da autodidatta dedicandosi ben presto alla scrittura: i primi racconti le vengono pubblicati nel 1888. Apprezzata da letterati del calibro di De Gubernatis, Bonghi e Capuana intensifica la propria attività. Si trasferisce a Roma, si sposa e ha due figli. La consacrazione avviene nel 1903 con Elias Portolu. Seguono romanzi e opere teatrali di successo: Cenere (1904), L’edera (1908), Sino al confine (1910), Canne al vento (1913), L’incendio nell’oliveto (1918), Il Dio dei viventi (1922). Nel 1926 vince il Nobel per la letteratura.
COLLANA: Scrittrici d`Italia
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Editore:
ECRA EDIZIONI
Pagine:
168
Pubblicazione:
2024
ISBN:
9788865585214