Aa. Vv.
“Le ferrovie ad ‘altra velocità’ servono da vicino le esigenze del ‘locale’, del territorio, della prossimità ... e rappresentano insieme l’ossatura dell’unità nazionale, perché connettono le città ai borghi, la costa all’interno, il mare alla montagna, in un Paese sempre più ‘spezzato’ sul piano della civiltà e della demografia tra le aree opulente e prospere e quelle depresse e abbandonate”.
Dal saggio introduttivo di Antonio Polito
CONTENUTO
Il 42° volume della collana fotografica “Italia della nostra gente” ha come filo conduttore la ferro¬via – che nel secondo dopoguerra rappresentò una delle spine dorsali dell’Italia del boom econo¬mico – e in particolare le linee locali, quelle ancora funzionanti, ma anche quelle divenute margi¬nali o addirittura dismesse. Una mobilità dolce e sostenibile, che permette conoscere il territorio in modo lento, profondo e nel rispetto dell’ambiente. Le foto di Merisio accompagnano il lettore in un tour lungo tutta la penisola, fra treni turistici (come il famoso “Trenino Rosso del Bernina”) o “abitati” da lavoratori e studenti che, quotidianamente, congiungono piccole comunità lungo tra¬gitti immersi nel verde. Ma sono anche un tuffo nel passato fra treni storici e musei a essi dedicati, come quello di Pietrarsa, realizzato nel tratto iniziale della Napoli-Portici, prima linea ferroviaria d’Italia, inaugurata il 3 ottobre 1839. In chiusura le ferrovie dismesse, a volte abbandonate, oppu¬re trasformate nelle cosiddette greenways, da percorrere a piedi o in bicicletta.
AUTORI
Testo di Antonio Polito, giornalista e scrittore, è editorialista per il Corriere della Sera. Foto di Luca Merisio, figlio di Pepi – maestro della fotografia e creatore di “Italia della nostra gente” – è cresciuto alla “bottega” del padre, i suoi servizi sono apparsi su riviste nazionali ed estere.
DESTINATARI
Volume per gli amanti della fotografia, dei viaggi (in particolare in treno), della natura.
Editore:
ECRA EDIZIONI
Pagine:
192
Pubblicazione:
2023
ISBN:
9788865585085