Postfazione di Gianfranco Ravasi
DESCRIZIONE
«Padre David», ha scritto Carlo Bo, «ha avuto da Dio due doni: la fede e la poesia. Dandogli la fede, gli ha imposto di cantarla tutti i giorni». E David Maria Turoldo ha continuato a cantare, fino all’estremo, come testimonia questo Mie notti con Qohelet. Da credente, ma senza rinunciare ai valori dello spirito laico, cui è sempre rimasto fedele, ha costruito una altissima e appassionata meditazione (in cui vengono riprese anche alcune liriche del recente Canti ultimi) su tre libri della Bibbia: l’“Ecclesiaste”, il “Cantico dei cantici” e il libro di “Giobbe”. Scrive Gianfranco Ravasi nella sua postfazione: «Il silenzio a cui ci conduce Turoldo è quello, denso e colmo, del “mistero”, termine sacro evocatore (etimologicamente) del tacere, delle labbra “mute”. Ma come il bianco non è assenza bensì sintesi di colori, così questo silenzio è la perfezione di tutte le parole, anzi, è la Parola».
AUTORE
David Maria Turoldo, nato in Friuli nel 1916, frate e presbitero nell’Ordine dei Servi di Maria, visse presso il convento di S. Carlo al Corso in Milano gli anni della Resistenza e della ricostruzione civile. In quel contesto diede vita alla “Messa della carità”, poi esportata a Firenze presso la chiesa dell’Annunziata e a Udine, in quella della Madonna delle Grazie. Insieme all’amico e confratello Camillo de Piaz, sempre presso il convento di S. Carlo, diede inizio al centro culturale “Corsia dei Servi”. Dal 1964 la sua dimora abituale fu in Fontanella di Sotto il Monte, presso il Priorato di Sant’Egidio, dove molte persone, credenti o meno, si recavano attingendovi lo spirito, la cultura e l’amicale relazione di cui padre David era riconosciuto promotore. Qui, dopo la morte avvenuta a Milano il 6 febbraio 1992, egli è sepolto sotto una semplice croce lignea, in mezzo alla “sua gente”.
GENNAIO 2024
Editore:
SERVITIUM EDITRICE
Genere:
Spiritualità
Pagine:
112
Pubblicazione:
2024
ISBN:
9788881664535