Aa.Vv.
DESCRIZIONE:
Tutti sono borghesi», scrive Péguy. Non è una definizione sociologica né lo snobismo dell’intellettuale che ce l’ha col «piccolo borghese». Tutti sono borghesi nel senso che affidano la definizione di sé a fattori misurabili, ad elementi precisamente quantificabili: dal quoziente intellettivo al conto in banca, dagli (o dalle) skills professionali alle performance atletiche, dal numero di like ai metri quadri dell’appartamento. E così anche i rapporti interpersonali finiscono per soggiacere al metodo dello scambio di numeri, alla logica contrattuale: io ti do, tu mi dai. C’è un fattore che pervade e lubrifica tutto questo ingranaggio quantitativo ed è, appunto, il denaro.
L’unico modo per sgusciare via dalle tenaglie del denaro è il «rimanere nella povertà». Non ci è forse stato detto: «Beati i poveri»? Certo «in spirito »; ma non vuol mica dire: nelle intenzioni, nell’intimo, nei desideri o negli impegni morali. Il povero è quello che sa che quel che ha – dalla vita agli amici, dai soldi al lavoro – gli è «dato» e lo usa, quindi, liberamente. E ne gode, come Francesco che sposa Madonna Povertà. «La libertà è la virtù del povero». Essa infatti è «la condizione irrevocabile della grazia», cioè della suprema gratuità da cui noi, poveri, riceviamo la vita e tutto quel che l’accompagna.
IL LIBRO
Un volume straordinario che porta ad una riflessione necessaria sulla modernità e sul denaro, unità di misura con la quale ormai si soppesano i rapporti e si considerano le persone. la descrizione accurata della fine della società tradizionale a vantaggio di quella moderna plasmata dal denaro. questo breve saggio di Peguy, che è tra le più belle opere che ha scritto, disegna il passaggio epocale della cultura e della civiltà occidentale.
AUTORE
Charles Péguy (1873-1914), brillante saggista, drammaturgo, poeta,
critico e scrittore francese, uno fra i più grandi dell’epoca moderna.
Editore:
CANTAGALLI
Pagine:
108
Pubblicazione:
2025
ISBN:
9791259626929