DESCRIZIONE
Un saggio sulle vite parallele di due donne di carta popolari come personaggi dello spettacolo, eppure quasi ineffabili. Figure idealizzate e di rado poste in relazione, ignorando che Emily Brontë è stata per Emily Dickinson un prezioso riferimento artistico. Ripercorrere il loro singolare cammino rivela perché la scelta di rimanere latenti e dietro le quinte del mondo, votandosi senza risparmio alla scrittura, si sia tradotta in libertà morale e solida eredità per l’umanità. Si scopre infatti che per i contenuti, i toni e gli accenti sono nostre contemporanee, più di tanti protagonisti dell’attualità, e che ci rianimano con un linguaggio dotato di eccezionale energia. Valide guide per esplorare la consapevolezza con domande sul dolore, la malattia e la morte, l’identità personale e sessuale, le prove dell’amore e della solitudine, la conoscenza dei fenomeni mentali e il rapporto con la natura. Storie di testimonianze esemplari, fondate sulla qualità dell’esistenza interiore e sulla distanza critica indispensabile per dialogare con sé stessi e gli altri. L’autore tesse la trama delle vicende umane e letterarie, confrontando i profili psicologici e le tematiche ricorrenti, le sorprendenti corrispondenze e coincidenze, offrendo anche traduzioni più aderenti al testo originario. Un viaggio nel passato e nel futuro con tre parole chiave: poesia, memoria, eternità.

AUTORE
Psichiatra e sessuologo, lavora nell’ATS di Milano e ha una storia di costante impegno educativo e sociale, collaborazioni con enti pubblici, associazioni, radio e riviste. Ha pubblicato saggi di approfondimento psicologico e culturale, tra i quali: Questo matrimonio non s’ha da fare. Crisi di famiglia e genitorialità (2019), Viva Dalida. Icona immortale (2017), Tracce vive. Restauri di vite diverse (2016), Che colpa abbiamo noi. Limiti della sottocultura omosessuale (2013), Il percorso del morire (1995). Un archivio di articoli e scritti è consultabile sul sito https://www.mattiamorretta.it