Un antidoto contro la `perdita del gusto di vivere`: proseguendo l`itinerario esistenziale, Giorgio Paolucci raccoglie cento `pepite` di bene – storie e incontri che illuminano il buio della guerra e della precarietà – e richiamano l`uomo a una nuova ripartenza.

DESCRIZIONE
In un tempo segnato dai rumori lugubri delle guerre, dalle difficoltà economiche e dalla "perdita del gusto di vivere" (come profetizzato da Theillard de Chardin), questo volume di Giorgio Paolucci si offre come una preziosa mappa di speranza.
Proseguendo l`itinerario avviato con il precedente Cento ripartenze, l`autore propone ai lettori cento piccoli-grandi segni – che lui definisce "pepite" – in grado di illuminare il buio e combattere la rassegnazione.
Il libro è un diario, una cronaca e un autoritratto che mescola storie attuali e memorie storiche, incontri personali (come la madre del giornalista James Foley decapitato dall`Isis) ed eventi segreti. Come sottolinea Davide Rondoni nella prefazione, l`autore cerca di cogliere quegli "sguardi ridenti e fuggitivi" che richiamano l`uomo a essere "davvero" sé stesso.
Il messaggio è chiaro: la fragilità che ci scopriamo addosso può trasformarsi in un`alleata preziosa, e il bene è presente attorno a noi come nutrimento dell`anima. Raccogliendo l`invito di Papa Francesco, Paolucci si fa cercatore d`oro, mettendo a disposizione testimoni di una speranza che non delude per non finire vittime della paura, del cinismo e della solitudine esistenziale.

DESTINATARI: Lettura ispiratrice per laici, gruppi di spiritualità, lettori di saggistica esistenziale e chiunque cerchi segni di speranza e risposte concrete alla crisi e alla solitudine contemporanea.

AUTORE
Giorgio Paolucci, giornalista e scrittore, è felicemente sposato con Cinzia, ha tre figli e sei nipoti.
Ha lavorato per ventisei anni al quotidiano «Avvenire», di cui è editorialista dopo esserne stato vicedirettore.
È autore di diverse pubblicazioni, tra cui Cento ripartenze. Quando la vita ricomincia (Itaca, 2022), a cui il secondo volume Cento ripartenze 2 (Itaca, 2025) dà continuità.
Ha curato alcune mostre per il Meeting per l’amicizia fra i popoli.