Ambientato nel I secolo a.C. tra Roma, la Marsica e il Sannio, si configura come un romanzo di formazione, ma anche come un grande e rigoroso affresco storico che getta luce su un periodo ancora poco noto della nostra storia, ignorato dai testi scolastici. La scrittura è rigorosa e avvolgente. La narrazione è carica
di suspense. Il ritmo è incalzante e riserva un sorprendente colpo di scena finale.
A cinque anni dall’uscita di Viteliú. Il nome della libertà, divenuto un caso letterario grazie al passaparola dei lettori e adottato da molte scuole come testo di lettura, esce questa edizione ridotta per i ragazzi.