IL VOLUME:
Il punto di fuga non è, come in un teatro, l’uscita di sicurezza che permette di scappare quando la sala brucia, quando il pericolo incombe o la vita diventa difficile. Al contrario, è invece quel passaggio che permette di superare indenni tra le fi amme, una crepa che consente di attraversare il dolore e il male, fi no anche ad abbracciare ogni drammatica contraddizione. È anche coglierne la ragione ultima, riconoscendo, in mezzo alla realtà complessa e confusa, il punto di fuga. Questo libro è il racconto-testimonianza di un periodo della vita di un uomo, trattenuto in carcere più di un anno in attesa di giudizio, risultato del tutto innocente, come lui sapeva bene. Il diario di quei tanti mesi, trascorsi nel reparto dei “protetti”, un carcere dentro il carcere, racconta della scoperta, da parte del suo protagonista, di un punto di fuga che gli ha permesso di dare un senso alle tante, lunghe e ingiustificate giornate in cella, di ritrovare la speranza dopo i primi momenti di grande sconforto, di non perdere la coscienza della propria dignità. Fino a diventare un punto di riferimento, umano e concreto, per tutti i suoi compagni di reparto, di ogni provenienza, culturale, etnica e religiosa. Il libro è dedicato certamente a loro, ai carcerati, ma è scritto anche per tutti coloro che vivono, al di fuori del carcere, tante differenti prigionie che la vita costringe a sopportare.
AUTORE
Guido Mezzera è nato a Milano, dove si è laureato in letteratura moderna e contemporanea, oggi vive in provincia di Varese. Sposato con Rossella, padre di cinque _ gli e nonno di sette nipoti, svolge tuttora l’attività di consulente. Ha pubblicato sei libri e due e-book, ha realizzato e interpretato diversi spettacoli teatrali: da Dostoevskij a Lucio Dalla, coinvolgendo attori, musicisti, ma anche studenti, casalinghe e carcerati. “Senza mai smettere di guardare, di stupirsi, di scrivere”
Dello stesso Autore
L’imprevisto di uno sguardo atteso, 2024
Editore:
CANTAGALLI
Pagine:
128
Pubblicazione:
2026
ISBN:
9791259627551