La Mistagogia. Ii Edizione
Le catechesi liturgiche della fine del IV secolo e il loro metodo.
DESCRIZIONE
Il modo di interpretare i sacramenti non è stato sempre lo stesso nel-la chiesa; lungo la storia si sono susseguite differenti teologie dei sacra-menti. Tra di esse ne esiste una molto particolare: la mistagogia, che vuol essere una spiegazione teologica non solo del fatto sacramentale ma anche di ogni singolo rito di cui è composta la celebrazione liturgica. Solo alla fine del quarto secolo la celebrazione liturgica assume la forma di catechesi mistagogica. I massimi esponenti sono: Ambrogio di Milano, Cirillo (o, più probabilmente, Giovanni) di Gerusalemme, Giovanni Crisostomo e Teodoro di Mopsuestia. Le omelie mistagogiche sono un fatto liturgico non solo perché sono omelie, ma soprattutto per il loro scopo perché esse debbono spiegare ai neofiti il senso e la natura delle azioni liturgiche alle quali partecipano: il battesimo e l’eucaristia. In questa ricerca si è voluto mettere in evidenza i dati della mistagogia in modo che emerga una corretta interpretazione in base ai dati stessi e non come dall’esterno, in base a teorie già consolidate. Emerge che la mistagogia è un modo di fare teologia che questi Padri della fine del quarto secolo applicano alla catechesi sui sacramenti dell’iniziazione. Il metodo base di questa teologia è la tipologia biblica. La teologia contenuta nelle catechesi mistagogiche prelude già alla teologia delle epoche posteriori. L’odierna teologia dei sacramenti è caratterizzata da due elementi: la difficoltà a recepire la prospettiva biblica e, come tentativo di ovviare a questo inconveniente, il ricupero della teologia dei misteri. Entrambi questi due dati hanno la loro origine diretta nella perdita della tipologia biblica come metodo costitutivo della mistagogia. Questa perdita disastrosa comincia a giocare un certo ruolo già nei testi delle omelie mistagogiche che qui esaminiamo. Ne segue che lo studio di queste omelie servirà anche a comprendere meglio la situazione odierna della teologia della liturgia.
AUTORE
Enrico Mazza è nato a Parma il 23 aprile 1940. Ha conseguito la Licenza in Teologia nel 1965 presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma; successivamente nel 1988 il Dottorato in Liturgia presso il Pontificio Ate-neo S. Anselmo di Roma in cui è stato docente di liturgia. Per 23 anni ha insegnato Storia della Liturgia nella Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica di Milano. Tra le sue opere principali segnaliamo: L’anafora eucaristica, Studi sulle origini (Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae» «Subsidia» 62, CLV-Edizioni Liturgiche, Roma); Continuità e discontinuità - Concezioni medievali dell’eucaristia a confronto con la tradizione dei Padri e della Liturgia (Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae» «Subsidia» 113, CLV-Edizioni Liturgiche, Roma); Le odierne preghiere eucaristiche; Sacrificato per i nostri peccati? Una ricerca sull’origine di una idea; Gesù risorto. Perché era irriconoscibile?
DESTINATARI
Il volume è diretto ai cultori di liturgia, alle biblioteche, agli alunni dei semi-nari, delle facoltà teologiche, degli studentati teologici e a quanti coltivano lo studio della liturgia.
Editore:
CENTRO LITURGICO VINCENZIANO
Pagine:
218
ISBN:
9788886655156