Per contribuire a diffondere
il “buon profumo” della famiglia,
culla della vita umana,
sorgente del bene della persona,
faro per la società.

DESCRIZIONE
Nella società post-moderna dove l’affettività è debole e in balia dell’emotivismo, le relazioni mutevoli perché votate alla cultura del provvisorio e le identità fluide, disincarnate, se non addirittura digitalizzate, la famiglia rischia di subire la liquidità di questo tempo venendo sommersa dalle onde del disponibile e del manipolabile. Tuttavia, a dispetto delle previsioni di stampo relativista e dei continui “necrologi” che certe ideologie le dedicano continuamente, la solidità della natura della famiglia continua ad imporsi nella cultura di ogni tempo: una società a misura di famiglia è, infatti, la migliore garanzia contro ogni deriva di tipo soggettivista o collettivista, perché in essa il valore della persona è sempre al centro e il bene comune si realizza senza svilire quello individuale che, anzi, è libero di sbocciare in tutta la sua verità e bellezza.

AUTORE
Giorgia Brambilla è Docente stabile di Bioetica e di Teologia morale presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” (APRA), ove è coordinatrice della Laurea Magistrale in Scienze Religiose ad indirizzo pedagogico-didattico.