Pubblicato nel 1921, il volume è una raccolta di racconti brevi ambientati fra la Sicilia, la Toscana, le Marche, l’Umbria e la Campania. Luoghi in cui l’autrice visse per lunghi periodi.
DESCRIZIONE
In quattordici novelle Maria Messina racconta uno spaccato dell’Italia di inizio ‘900. Scritti semplici e intensi in cui l’autrice fotografa la borghesia, ipocrita, chiusa su se stessa e nonostante le difficili condizioni economiche poco incline al cambiamento. Donne e bambini ai quali vengono negati i più elementari diritti. Gli emigranti e il loro sogno della “Mèrica” che, troppo spesso, si trasforma in un incubo. Storie di persone che la vita ha messo in un angolo ma che non rinunciamo mai a lottare.
AUTORE
Maria Messina (Palermo, 1887–Pistoia, 1944), inizia a scrivere da giovanissima riscuotendo una sempre maggiore notorietà e un ampio consenso della critica. Nonostante visse a lungo lontano dai luoghi natii, i suoi scritti si concentrano soprattutto sulla cultura siciliana e hanno come temi principali, l’isolamento e l’oppressione delle giovani donne dell’isola, quasi “invisibili” alla società dell’epoca. Colpita da sclerosi negli anni Venti, smise di scrivere e si isolò dal resto del mondo fino a morire, dimenticata, nel 1944.
COLLANA: Scrittrici d`Italia
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Editore:
ECRA EDIZIONI
Pagine:
160
Pubblicazione:
2021
ISBN:
9788865584149