E' iniziata oggi la settimana dedicata alla preghiera per l'UNITÀ DEI CRISTIANI, tema di quest’anno “Cercate di essere veramente giusti”

Il volume «L’unità prevale sul conflitto». Papa Francesco e l’ecumenismo, edito dalla Libreria Editrice Vaticana a inizio 2018, contribuisce a chiarire, nel caso fosse ancora sfuggito a qualcuno, quanto Papa Francesco consideri prioritario l’impegno suo, della Chiesa Cattolica e di tutti i cristiani per la costruzione dell’unità visibile della Chiesa nel XXI secolo

S. MADRIGAL TERRARAZ, «L’unità prevale sul conflitto». Papa Francesco e l’ecumenismo, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, dic 2017, pp. 135

«Quale sorpresa ci ha riservato il Papa argentino nel vasto terreno dell’ecumenismo?» è questa la domanda alla quale cerca di rispondere, riuscendovi molto bene, il saggio di Santiago Madrigal Terraraz, pubblicato nella collana La teologia di papa Francesco, diretta da Roberto Repole; questa collana è stata pensata per offrire ai lettori un quadro sintetico di cosa ha detto e ha fatto papa Bergoglio in questi suoi primi cinque anni di pontificato, senza alcun scopo apologetico, nella consapevolezza che si tratta di un magistero, ancora in pieno movimento, caratterizzato da molte «soprese», tra le quali per Repole, presidente dell’Associazione Teologica Italiana, un rilievo del tutto particolare è dato dal fatto che si deve constatare «come nel magistero di Francesco confluisca tanto la benefica novità dell’insegnamento conciliare, quanto quella della teologia che lo ha preparato e che vi ha fatto seguito».

Santiago Madrigal Terraraz, docente di teologia alla Pontificia Università Comillas di Madrid, ha deciso di organizzare, in quattro capitoli, la presentazione dell’azione di papa Francesco per la promozione dell’unità visibile della Chiesa: «in primo luogo…. i primi passi, i primi gesti e le prime parole del suo pontificato, che racchiudono un indiscutibile potenziale ecumenico.

In seguito, nel secondo capitolo, risaliremo alle radici di questo atteggiamento ecumenico nella sua biografia, da dove proviene e come nasce in lui la preoccupazione dell’unità? Come l’ha coltivata durante gli anni da arcivescovo e cardinale di Buenos Aires?...

In un terzo momento verrà mostrato il contributo personale di Francesco alla causa dell’ecumenismo, riesaminando le sue azioni e le sue parole, i suoi incontri e i suoi testi. … Il quarto capitolo tenta di mostrare il programma ecumenico di papa Bergoglio, depositato nel suo pontificato, l’esortazione apostolica Evangelii gaudium.»

Il volume si conclude con un epilogo nel quale l’autore prova a mettere in evidenza quali sono i punti centrali dell’azione del papa leggendoli all’interno dell’orizzonte della tradizione gesuita, «Il tempo e il messaggero di Dio», per delineare, ancora una volta, le radici di quanto papa Francesco ha fatto, fin dai tempi dell’Argentina, per l’unità dei cristiani. Molto correttamente l’autore indica un arco cronologico, dal primo incontro pubblico di papa Francesco, a poche settimane dalla sua elezione, il 10 maggio 2013, con il Tawadros II, papa della Chiesa copta, alla visita di papa Francesco in Egitto, dove, al di là della dichiarazione congiunta proprio con Tawadros II, il papa ha avuto modo di rilanciare una serie di temi che caratterizzano il suo impegno ecumenico.

Il volume, che si fonda su una lettura complessiva degli scritti di papa Francesco, opera delle scelte che risultano particolarmente interessanti: le pagine dedicate ai tempi dell’Argentina, dove il gesuita Bergoglio, anche prima di essere chiamato all’episcopato, aveva avuto modo di conoscere direttamente il mondo del protestantesimo argentino, mentre a Buenos Aires fecondo è stato il rapporto con il mondo pentecostale, con una serie di gesti che hanno manifestato un profondo desiderio di comunione a partire dalla condivisione della preghiera. Sempre agli anni di Buenos Aires risale l’amicizia fraterna con il rabbino Abraham Skorka, che tanto ha pesato nella comprensione della dimensione biblica del dialogo.

Nell’universo degli incontri ecumenici l’autore decide di soffermarsi su quegli con il Patriarcato di Costantinopoli e con le Chiese nate dall’esperienza della Riforma del XVI, soprattutto con la Chiesa Luterana, indicando in questi incontri i più significativi per comprendere le novità del magistero di papa Francesco nel campo dell’ecumenismo che, anche grazie agli interventi di papa Bergoglio, sembra aver riacquistato una dinamicità che dà speranza, lasciando sempre nelle mani di Dio i tempi e i modi per vivere l’unità piena e visibile.

Il volume di Madrigal Terraraz contribuisce così a chiarire, nel caso che fosse ancora sfuggito a qualcuno quanto papa Francesco consideri prioritario l’impegno suo, della Chiesa Cattolica e di tutti i cristiani per la costruzione dell’unità visibile della Chiesa nel XXI secolo;

l’autore fa ricorso a uno schema ermeneutico con il quale la lettura dei testi di papa Francesco, non solo quelli più direttamente connessi al cammino ecumenico, aiuta a comprendere quanto fondamentale per un ulteriore sviluppo del dialogo ecumenico sia conoscere le radici bibliche e le vicende più recenti, soprattutto a partire dalla celebrazione del Vaticano II, così da cogliere che questo cammino non dipende da una situazione emergenziale, nella quale i cristiani si trovano a vivere, ma deve appartenere alla dimensione quotidiana della testimonianza cristiana, alimentata dalla Spirito Santo, al quale rivolgersi